di Silvia Bonalberti, educatrice del centro SAI – Comune di Milano – sede di via Sammartini

Un centro che da sempre è un luogo “femminile”, che da molti anni accoglie donne provenienti da tutto il mondo, Marocco, Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, Eritrea, Somalia, El Salvador, Siria e tanti, tanti altri Paesi.

Il lavoro di un’équipe di operatori e operatrici che negli anni ha saputo costruire solide ed efficaci collaborazioni con diverse realtà del territorio (LILA Milano, servizio MTS dell’ATS Milano, …).
Esperienze personali di contatto con la malattia, la fatica delle cure, il dolore e poi un giorno il contatto con una patologia oncologica proprio a Sammartini, che ha aperto gli occhi sul tema della prevenzione, così complesso e difficile per chiunque, a maggior ragione per chi si trova a vivere in Italia da straniero, impegnato su mille fronti che sembrano essere più importanti.
Un gruppetto di donne provenienti da El Salvador, ospiti del centro, che hanno accolto la proposta di parlare di salute: hanno fatto domande, hanno raccontato come funziona nel loro Paese, si sono messe in ascolto e in dialogo, e in questo modo hanno aperto spazi di progettazione e hanno stimolato gli operatori a trovare nuove strade per trattare questo tema.

E poi l’incontro con LILT Milano, in particolare il progetto “Donna Ovunque” e il programma “Lilt parla la tua lingua”, rivolti alle donne straniere, che hanno offerto parole e strumenti nuovi per dare voce al bisogno e al desiderio maturato negli anni di parlare di salute e benessere con le ospiti.

Tutti questi elementi, come tanti pezzetti di unico puzzle che hanno trovato il loro posto, hanno accompagnato l’équipe del centro SAI Sammartini nel percorso lungo e non sempre facile e lineare che ha portato alla nascita del progetto “Salute Donna”, che ha come obiettivo la sensibilizzazione delle donne sui temi legati alla salute femminile, in particolare malattie sessualmente trasmissibili e patologie oncologiche.
Perché la salute è da sempre un punto centrale dell’accoglienza: offrire agli ospiti una casa, un luogo dove vivere e stare bene, significa anche offrire loro la possibilità di prendersi cura di sé e del proprio corpo, fornendo informazioni e strumenti, perché il corpo è la nostra casa, il nostro principale motore. E per le donne, impegnate nel costruire un futuro migliore per sé e per la propria famiglia, tra il lavoro, la gestione dei figli e la fatica di imparare a comprendere una società e una cultura diversa dalla propria, parlare di salute e benessere diventa fondamentale, perché solo quando stiamo bene possiamo sostenere e portare avanti il nostro progetto di vita.

All’interno del percorso di “Salute Donna” sono stati organizzati diversi incontri, in italiano, inglese, francese e tigrino ed è stato costruito un opuscolo informativo su come funziona la tutela della salute in Italia e sulla possibilità di accedere a diversi servizi e risorse del territorio che si occupano di prevenzione. Questo opuscolo viene consegnato ad ogni donna accolta in Sammartini, e insieme le viene offerto uno spazio di dialogo, nella relazione quotidiana con gli operatori e le operatrici, un’opportunità preziosa per occuparsi di sé e del proprio futuro.

Grazie al contatto con LILT Milano nel mese di giugno 2021 è stato possibile anche realizzare 3 incontri presso il centro, rivolti in modo particolare a donne provenienti da El salvador, Nigeria, Senegal e Costa D’Avorio, con la presenza di medici madrelingua che hanno parlato loro di prevenzione e dei servizi di presa in carico offerti gratuitamente alle donne straniere dal progetto Donna Ovunque.

La sfida ora è riuscire a coinvolgere in questo intervento di sensibilizzazione anche tante altre ospiti, che per varie ragioni faticano a comprendere l’importanza della cura di sé come parte integrante del proprio progetto e a cogliere l’opportunità offerta dal centro. Perché è proprio nel dialogo, nel confronto e nello scambio con altre donne che ogni donna, al di là della nazionalità, della lingua, della cultura, che sia ospite o operatrice, può sentirsi accolta, curata, e quindi a sua volta capace di cura.