di Elena Jona educatrice appartamenti MSNA

Conosco Tawfiq nell’agosto del 2019. Pochissime parole di italiano e due occhi pieni di paura. Quella paura di quando sei senza documenti, che se ti fermano per strada non puoi neanche dimostrare chi sei.

Tanti viaggi a Roma per avere il passaporto ma senza successo; un forte desiderio di conoscere Milano, di studiare di lavorare e la consapevolezza che senza uno straccio di documento nulla di tutto questo diventa possibile.

Poi un giorno si viene a sapere che il console ghanese è a Verona per pochi giorni; corsa in treno e una lunga camminata verso il museo africano dei Comboniani dove si dice si trovi il console. Arriviamo un’ora prima dell’apertura e ci sono più di 200 persone in coda prima di noi…forse non eravamo gli unici ad aver ricevuto la soffiata. Finalmente dopo 10 ore di lunga attesa il console ci riceve.

Dopo circa un mese Tawfiq riceve il suo tanto desiderato passaporto e da qui la strada è stata solo in discesa: appuntamento in questura per il permesso di soggiorno elettronico, rilascio del codice fiscale, tessera sanitaria, scelta del medico. Tawfiq ha ricominciato a credere che il suo sogno si potesse davvero realizzare.

Quale sogno vi state sicuramente domandando? Il sogno di fare l’idraulico!

A nulla sono valse le mie parole di cautela e le mie raccomandazioni sulle difficoltà che avrebbe incontrato: “io farò l’idraulico” continuava a ripetermi. Ci mettiamo alla ricerca di una scuola di formazione e di un ambito lavorativo dove misurare sul campo tutto questo entusiasmo. Nel frattempo Tawfiq continua a studiare l’italiano e arriva a conseguire il diploma di licenza media con una tesina sul suo paese: il Ghana.

Nel mese di settembre del 2020 inizia a frequentare un istituto superiore professionale ad indirizzo manutenzione.
Tawfiq si distingue fin da subito per la sua dedizione allo studio. La sua scrivania di casa e il laboratorio della scuola diventano luoghi dove trascorrere la maggior parte del tempo, a volte anche a discapito della sua passione per il calcio e per gli amici.

I suoi modi gentili e la sua affabilità colpiscono ogni persona che incontra e anche la convivenza nell’appartamento dove abita ha potuto trarre beneficio dalle sue capacità relazionali: la sua pacatezza ha contribuito in ogni occasione a rendere sereno e piacevole il clima in casa.

La scuola che frequenta con ottimi risultati piace molto a Tawfiq ma ciò che desidera più di ogni altra cosa è poter mettere le mani su un impianto. Arriviamo così alla fine del 2020, con tutte le difficoltà che la pandemia ha portato, ad un inserimento lavorativo presso un’azienda di manutenzione di caldaie e impianti di condizionamento.

Tawfiq ora ha le mani sporche di ruggine e gli occhi che brillano: il suo sogno sta iniziando a prendere forma. Le giornate sono lunghe e faticose: la sveglia suona prima delle 6.00, poi la preghiera della mattina, entro le 7.00 è già sulla metro, il lavoro dai clienti che finisce nel tardo pomeriggio e poi via di corsa a scuola con il treno. Il rientro a casa è intorno alle 22.30 e poi preparazione della cena, preghiera della sera e a letto. Tawfiq non molla.

Qualche giorno fa mi manda una foto su wattsapp.
Credo sia la miglior testimonianza della sua forza e della sua tenacia.