di Daniela Ghiringhelli, referente Area Stranieri

Il cibo è racconto di sé, espressione della propria cultura, occasione di incontro, conoscenza, dialogo, scambio con l’altro.
Nel nostro lavoro quotidiano abbiamo capito come la cucina sia uno spazio di libertà e di espressione, un potente canale di promozione della persona, di riscatto, di integrazione, soprattutto per le donne, qualunque sia la loro provenienza o il loro percorso di vita.

L’esperienza di M’ama Food è nata così, da un laboratorio di cucina attivo dal 2010 all’interno del centro di accoglienza del Comune di Milano di via Sammartini, rivolto alle donne che vi erano accolte con i loro figli, e dal desiderio della Cooperativa Farsi Prossimo di rendere questa attività educativa uno strumento di inserimento lavorativo e integrazione sociale.
M’ama Food – catering dal mondo oggi unisce all’attività di catering e banqueting anche la produzione e fornitura di pasti per la ristorazione collettiva.

Il cibo e la cucina sono stati occasione di incontro e collaborazione anche tra la Cooperativa e diverse aziende della ristorazione, con le quali è stato possibile progettare e realizzare percorsi formativi ad hoc per i giovani accolti nei diversi servizi, finalizzati all’inserimento lavorativo nelle aziende stesse. Il desiderio e la capacità di far dialogare e integrare bisogni e competenze di realtà apparentemente molto diverse tra loro sono stati l’ingrediente che ha reso questi percorsi particolarmente virtuosi, per chi ne ha beneficiato e ha sperimentato borse lavoro e tirocini, ma anche per le aziende, che hanno curato tutte le fasi di costruzione del percorso formativo, di selezione dei candidati e inserimento lavorativo.

È in questo contesto che nasce e si sviluppa la collaborazione con Pasta Garofalo: contattati nell’ambito delle attività di raccolta fondi della Cooperativa, hanno accettato di sostenere il progetto M’ama Food, accompagnandolo dalle sue fasi iniziali fino ad oggi. Nel periodo dell’emergenza Covid, inoltre, Pasta Garofalo ha scelto di estendere il suo supporto all’intera Cooperativa, attraverso donazioni nell’ambito dei progetti sul contrasto alla povertà alimentare.

Tutti questi ingredienti, parte del nostro percorso e della nostra storia, hanno portato all’invito che la Cooperativa Farsi Prossimo ha ricevuto per partecipare a Women in Food, il summit organizzato da Corriere della Sera e Cook che ha riunito a L’Albereta in Franciacorta le professioniste italiane e internazionali del mondo enogastronomico. Durante l’evento, che ha voluto dare voce a chi ha saputo fare della cucina un fattore di empowerment femminile, insieme a Emidio Mansi, global marketing director Pastificio Garofalo, abbiamo consegnato a Dhurata una borsa di studio per un corso di cucina professionale presso Congusto Gourmet Institute, donata da Pasta Garofalo.

Dhurata è una giovane donna di origini albanesi, che qui lavora come badante, ma che da sempre coltiva una grande passione per la cucina, prima lavorando come cameriera in diversi ristoranti del suo Paese, e qui come volontaria aiuto in cucina presso il Refettorio Ambrosiano. Questa opportunità di formazione speriamo possa essere per lei occasione di realizzare un nuovo progetto di vita.
La storia dell’incontro tra pasta Garofolo e Dhurata è una delle tante piccole storie quotidiane del lavoro di Farsi Prossimo, che raccontano dell’impegno a costruire e coltivare relazioni capaci di durare nel tempo, attraverso le difficoltà, come in questi mesi di pandemia.
Ancora una volta abbiamo imparato che la capacità di stare in relazione è la strada per costruire un futuro migliore, per realizzare davvero progetti che realizzano persone.