di Francesco Tenderini educatore rete appartamenti SAI Minori Stranieri Non Accompagnati

Il 2 aprile 2023 si corre la Milano Relay Marathon! Una maratona a staffetta, ti piacerebbe far parte di una squadra? Suona così l’invito rivolto a inizio marzo a educatori e ospiti delle comunità e degli appartamenti per minori stranieri non accompagnati della nostra cooperativa.
Nonostante l’esperienza non sia nuova per tutti, un po’ di titubanza non manca. Una maratona? Io? Ma perché? Ma no, non me la sento. Cercate qualcun altro. Io verrò a fare il tifo, io non ho tempo di allenarmi, io mi stanco anche solo salendo le scale.
Qualcuno mostra invece fin da subito entusiasmo! Dopo ripetuti dubbi e cambi, riusciamo finalmente a costruire due squadre formate da due educatori e sei ragazzi della comunità La Soglia di Casa e degli appartamenti di semi-autonomia: si chiameranno TESTE IN SQUADRA e TESTATI PER CORRERE, per rimanere in tema con la campagna “Fuori la Testa” di Consorzio Farsi Prossimo che andremo a sostenere con la nostra corsa.
Prima di arrivare al grande giorno, tante sono le incombenze: iscrizioni, allenamenti, organizzazione della giornata, promozione del progetto!
Quando, a pochi giorni dalla gara, ci rechiamo al ritiro pettorali, d’improvviso l’entusiasmo è a mille: allora non siamo soli, non siamo pochi, siamo davvero parte di qualcosa di grande! I nomi di tutti gli atleti scritti su un enorme pannello, persone che ci accolgono e ci riempiono di gadget, insieme al nostro pettorale e alla nostra maglietta. Con le foto di rito ci sentiamo davvero degli atleti e iniziamo sentire l’emozione che ci accompagnerà fino alla linea di partenza.
Domenica 2 aprile l’adrenalina permette di alzarsi all’alba senza troppa fatica. Per le strade, sulla metro gremita, si percepisce che c’è qualcosa di speciale oggi a Milano: tutti indossano una maglietta come la nostra, tutti si dirigono verso Porta Venezia, tutti parlano di quella corsa a cui anche noi stiamo per partecipare!
Noi siamo pronti! Carichi e colorati, con le nostre divise sportive e con le bandiere dei nostri paesi. Quante persone tifano per noi, ci hanno persino preparato degli striscioni! Che responsabilità, quanta voglia di dare il meglio di noi!
Anche la fatica per la levataccia e, per molti di noi, per il Ramadan, a tratti scompare in mezzo a tutta questa energia.
Finalmente partono i primi due staffettisti, dovranno correre ben dodici chilometri. Li vediamo sfrecciare in piazza Duomo, la fatica inizia a farsi sentire ma sono determinati a tagliare il traguardo per dare il cambio al compagno di squadra che è già in postazione. E poi avanti con il secondo, terzo e ultimo staffettista! Dare il cinque al compagno e vederlo partire ci fa sentire parte di un gruppo che ha un obiettivo comune e vuole mettercela tutta per raggiungerlo. Il tifo degli amici, dei compagni della comunità e degli educatori è da pelle d’oca.
La città oggi è diversa, rumorosa, ma un rumore bello, non fatto solo di rombi e clacson. Piccola, anche Milano sembra piccola oggi: in fondo riusciamo a percorrerla in lungo e in largo con le nostre gambe. Colorata, piena di persone felici che urlano, applaudono e tifano.
Tagliare il traguardo con i compagni di squadra riuniti è un’emozione! Con la medaglia al collo ci sentiamo dei campioni, riabbracciamo i nostri compagni di squadra che hanno condiviso con noi la fatica ma soprattutto la gioia di questa giornata.
Ci siamo sentiti parte di qualcosa di bello, di grande e, a nostro modo, abbiamo vinto!