La città di Milano è per sua vocazione, da sempre, un punto d’arrivo di fenomeni migratori nazionali e internazionali e vede una costante e crescente presenza di cittadini stranieri, tanto in città quanto nell’hinterland, ed è quindi esposta, per conseguenza, a un alto numero di richieste di asilo.
Il biennio 2022-23, in particolare, ha rappresentato un periodo particolarmente intenso per la città di Milano dal punto di vista degli accessi in Questura per la formalizzazione di domande di protezione internazionale.

E’ in questo contesto che il progetto “Arrivo!”, grazie a fondi “FAMI Capacity Building”, ha attivato una significativa rete composta da pubbliche istituzioni quali la Prefettura e la Questura di Milano, in qualità di promotori e capofila, ed enti del Terzo Settore, partner di un importante azione tesa a sperimentare e rafforzare una filiera di accesso sicuro e affidabile per coloro che, presenti nel territorio di Milano, manifestino la volontà di richiedere protezione internazionale.

Mediazione linguistica e culturale, sportelli informativi, screening medici e infermieristici, punto ristoro permanente presso la sede della Questura di via Cagni, percorsi formativi per operatori: sono alcune delle azioni che hanno caratterizzato il progetto, rinforzando la cooperazione tra Istituzioni e Enti del Terzo Settore a beneficio dei cittadini stranieri presenti sul territorio milanese, e in modo particolare dei soggetti più fragili. Accanto a questi interventi, gli incontri di Comunità di Pratiche hanno offerto momenti di scambio e incontro di alto livello, con persone di alta competenza che hanno condotto a riflettere sul funzionamento del “sistema Milano”, che quotidianamente gli enti del territorio cercano di attuare, bilanciando risorse e possibilità e considerando
il fattore di attrazione che la città rappresenta per il territorio italiano senza perdere l’attenzione alle individualità.
Il presente lavoro racchiude le linee guida elaborate dai soggetti partner, riflessioni sistemiche e fruttuose per la valorizzazione dell’esperienza vissuta e il suo eventuale prosieguo, e costituisce la restituzione di un progetto di sperimentazione che, pur radicato in un contesto territoriale specifico come la città di Milano, può offrire spunti di riflessione a coloro che, in altri territori, operano in cerca di soluzioni operative, nel più ampio quadro normativo e di flussi migratori che caratterizza il nostro Paese.

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Esplora la guida:

  1. Scopo e campo di applicazione
  2. La gestione organizzativa dei canali di accesso
  3. Individuazione dei bisogni e trattamento delle vulnerabilità
  4. Orientamento ai canali di accesso dedicati
  5. Potenziamento della rete
  6. Considerazioni di sintesi

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