“È stata la mia prima esperienza, non mi era mai capitato di lavorare prima. Non credo che questo sarà il lavoro della mia vita, ma ho imparato come ci si comporta con il datore di lavoro, con i colleghi, è stata un’esperienza importante”. (E. – 19 anni, Azerbaijan)

“Da quando c’è il Covid per me è sempre molto difficile studiare e fare scuola a distanza. Durante i mesi di lavoro in fattoria ho avuto la possibilità di imparare qualcosa di nuovo a contatto con le persone, è stato molto utile, sia per imparare l’italiano che per imparare un lavoro”. (O. – 19 anni, Ucraina)

Il progetto “Coltiviamo il nostro futuro”, nelle due edizioni precedenti, ha coinvolto circa una ventina di ragazzi come E. e O., minori stranieri non accompagnati o giovani neomaggiorenni accolti nei diversi centri per richiedenti asilo e rifugiati, che hanno avuto la possibilità di partecipare a corsi di italiano con un taglio prettamente pratico e di sperimentarsi poi in un tirocinio sul campo presso aziende agricole nei dintorni di Milano.

Parte ora il progetto, “Coltiviamo il nostro futuro 2.0”, giunto ormai alla terza edizione grazie al contributo della Fondazione Vismara, con un’importante novità: le attività pratiche si focalizzeranno in modo particolare sull’ambito florovivaistico, che da quest’anno la normativa regionale ha inserito tra le possibilità di tirocinio formativo.

Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Intrecci, per la segnalazione degli ospiti, e con Mestieri Lombardia per la selezione dei candidati, il gruppo di 12 ragazzi che parteciperanno a “Coltiviamo il nostro futuro 2.0” si è costituto in questi giorni ed è pronto a iniziare con le attività formative nel mese di giugno.

Sono per la maggior parte minori non accompagnati, alcuni neoarrivati, che saranno accompagnati dagli operatori lungo tutto il percorso, con un’attenzione dedicata alle specificità di ciascuno e una cura particolare per sostenere le fragilità. Perché questo progetto vuole offrire ai giovani stranieri un’occasione concreta per imparare l’italiano, non solo dietro a un banco o a uno schermo, ma anche sul campo. La nuova edizione prevede un aumento delle ore complessive dedicate alla formazione.

Una parte del corso sarà dedicata all’italiano settoriale e si svolgerà presso il Centro Diurno Integrato Come. Ci sarà poi la fase di training on the job, realizzata presso la Cascina Poglianasca, all’aperto, in tutta sicurezza.

Anche questa edizione del progetto sarà caratterizzata da contenuti di alta qualità, grazie al coinvolgimento della Confederazione Italiana Agricoltori CIA – Lombardia, dell’Associazione Passi e Crinali e della Cooperativa Cielo per la formazione pratica e logistica.

I corsi per il gruppo si concluderanno alla fine del mese di luglio, mentre a settembre inizierà la formazione sul campo specifica per chi sarà selezionato per i tirocini: il progetto, infatti, prevede l’attivazione di 4-5 borse lavoro presso aziende florovivaiste di Milano e Hinterland.

Il tirocinio può essere un’opportunità davvero importante per i giovani: è l’occasione per sperimentare autonomia e responsabilità, toccare con mano il mondo del lavoro, incontrare un’azienda, farsi conoscere… iniziare a costruire il proprio futuro.

Buon lavoro, ragazzi!

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